Da qualche giorno è disponibile per il download sia su Android sia su iOS Immuni 2.0, la versione aggiornata dell’ormai ben nota applicazione che dovrebbe aiutare a identificare le persone potenzialmente a rischio di contagio (a seguito di volontaria dichiarazione di positività) in maniera del tutto anonima e sicura.
La principale novità di questo aggiornamento, anticipato già da tempo, è l’integrazione con le analoghe app di contact tracing disponibili in molti Paesi europei, al fine di rendere omogeneo nonché molto più ampio il bacino dei contatti potenzialmente tracciabili.
Arrivata a 9,4 milioni di download in Italia, Immuni non ha potuto raggiungere al meglio gli obiettivi proposti sia per una sorta di ingiustificata campagna di boicottaggio iniziale che ne ha impedito la diffusione su larga scala sia per alcuni errori da parte delle regioni italiane, come ad esempio il Veneto, che hanno ritardato di molto l’aggiornamento dei propri database.
Oggi però, in piena emergenza da seconda ondata di Covid-19, la mancanza di un sistema di tracciamento dei contatti efficaci si fa davvero sentire e anche i detrattori della prima ora sembrano voler rimediare, scaricando finalmente l’app.
Immuni non sarà di certo la soluzione di tutti i problemi ma, con un po’ di impegno, potrebbe davvero aiutare a limitare i contagi, al fine di limitare nel tempo le inevitabili decisioni restrittive che le autorità hanno già cominciato ad assumere.