Arriva direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso una circolare del dipartimento della ragioneria generale dello Stato, la conferma della possibilità di cumulo tra i crediti d’imposta derivanti dal piano Transizione 4.0 (già noto come Industria 4.0) e quelli spettanti a chi richiede il Bonus Mezzogiorno, una notizia che farà piacere a tantissime piccole e medie imprese pronte ad investire per affrontare al meglio la nuova sfida digitale.
Bonus Mezzogiorno e Transizione 4.0, di cosa parliamo?
Si tratta di strumenti messi a disposizione delle imprese per agevolare gli investimenti nella digitalizzazione e nella formazione, sotto forma di crediti d’imposta, che possono concorrere fino all’85% della spesa sostenuta, ad esempio per l’acquisto di “beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi” o per “sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0“.
Differenza tra “Doppio finanziamento” e “Cumulo”, le precisazioni del Ministero
Nella circolare citata all’inizio dell’articolo, si chiarisce una volta per tutte la differenza tra il “doppio finanziamento“, sempre vietato quando si tratta dell’utilizzo di fondi pubblici perché consiste nel sostenere lo stesso investimento attingendo a due fonti di finanziamento pubblico diverse, e il “cumulo” di finanziamenti pubblici dai quali invece si può attingere se riguardano la “copertura di diverse quote parti di un progetto/investimento“.
Nel caso in oggetto dunque, cumulando il Bonus Mezzogiorno ad esempio per l’acquisto di nuovi macchinari e il credito d’imposta Formazione 4.0 è possibile attingere ad entrambe le fonti di finanziamento senza alcun problema, approfittando così di un credito fino all’85% dell’importo investito.
Tolto ogni dubbio in tal senso, non resta che contattare i consulenti specializzati di Globalsystem per saperne di più ed analizzare insieme, senza impegno le possibilità di investimento e di crescita per la vostra azienda.
AGGIORNAMENTO maggio 2022 – Super aliquote per Transizione 4.0 dal nuovo decreto aiuti!
Buone notizie deal decreto “Aiuti” recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri per attenuare gli effetti della crisi Ucraina. In particolare, sul tema Transizione 4.0 vengono rafforzati i crediti di imposta per gli investimenti immateriali 4.0, si passa per il 2022 a una aliquota dal 20% al 50% per l’acquisto di software e soluzioni 4.0, e per la Formazione 4.0, che sale fino al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie per le spese di aggiornamento del personale dipendente sulle tecnologie 4.0 nel caso di corsi erogati da fornitori qualificati.
Le possibilità di investimento agevolato sono dunque ampie ma è necessario fare in fretta, perché la disposizione si applica agli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. Di fatto quindi si tratta di un intervento retroattivo che consentirà anche a chi ha acquistato software 4.0 nei primi mesi dell’anno di godere di questa super-aliquota.
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