OpenAI, la mente dietro ChatGPT, sta preparando il lancio di un nuovo modello di intelligenza artificiale, che promette di rivoluzionare ulteriormente il settore
Il successore di GPT-4, denominato Orion, sarà 100 volte più potente e vedrà la luce a dicembre di quest’anno, secondo indiscrezioni riportate da The Verge. Ma cosa sappiamo realmente su questo nuovo modello, e quali implicazioni potrebbe avere nel mondo dell’IA e del business?
Orion: Un Nome Enigmatico
Il nome “Orion” potrebbe non essere del tutto una sorpresa per chi ha seguito gli indizi disseminati dal CEO di OpenAI, Sam Altman. In un criptico post su X, Altman aveva parlato dell’arrivo delle “costellazioni invernali”, facendo intuire un riferimento a Orione, la costellazione visibile nei mesi più freddi. Un approccio di marketing sottile ma efficace, che ha alimentato l’attesa e la curiosità attorno a questo nuovo prodotto.
Questa non è la prima volta che Altman gioca con i riferimenti visivi per generare hype. Lo scorso anno, in occasione del lancio del modello “Strawberry” (o1), aveva condiviso l’immagine di una piantina di fragole, scatenando una serie di speculazioni tra gli appassionati di tecnologia e IA.
Disponibilità e Supporto da Microsoft
Inizialmente, Orion sarà disponibile esclusivamente per le aziende partner di OpenAI, con Microsoft in prima linea come partner tecnologico principale. Gli ingegneri di Redmond si stanno già preparando per ospitare il nuovo modello nel cloud di Azure, dimostrando l’importanza strategica di questa collaborazione.
Ma la vera domanda è: Orion sarà disponibile al pubblico con il nome che tutti si aspettano, ovvero GPT-5? Al momento, non c’è conferma ufficiale, e Sam Altman ha definito le notizie riportate da The Verge come “fake news fuori controllo”. Tuttavia, non ha negato che ci siano “cose grandiose” in arrivo, e ciò lascia ben sperare per un annuncio importante a dicembre.
Un Momento Cruciale per OpenAI
Il lancio di Orion arriva in un periodo delicato per OpenAI. Da un lato, l’azienda ha raccolto ben 6,6 miliardi di dollari di nuovi investimenti, garantendo le risorse necessarie per sostenere il costoso sviluppo dell’intelligenza artificiale. Dall’altro, OpenAI sta affrontando una significativa perdita di talenti chiave, con la recente uscita della CTO Mira Murati e del consulente senior Miles Brundage.
Inoltre, secondo quanto riportato dal New York Times, il rapporto tra OpenAI e Microsoft starebbe attraversando una fase di tensione, con tentativi di rinegoziazione degli accordi firmati nel 2019. Eppure, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha dichiarato che la collaborazione ha portato benefici a entrambe le parti, confermando l’impegno di Microsoft a investire in OpenAI. Parole che sembrano rassicuranti, ma che lasciano intravedere anche la complessità delle dinamiche dietro le quinte.
Cosa Aspettarsi da Orion?
Se le voci su Orion si rivelassero vere, ci troveremmo davanti a un salto di qualità senza precedenti nel campo dell’IA. Con una potenza 100 volte superiore rispetto a GPT-4, le possibilità di utilizzo spaziano dal business alla ricerca scientifica, dalla creazione di contenuti all’automazione dei processi aziendali. E se Microsoft riuscirà a integrare questa tecnologia in Azure, le applicazioni cloud-based potrebbero vedere un’evoluzione notevole.
In sintesi, Orion potrebbe rappresentare il prossimo grande passo per OpenAI e per l’intero settore dell’intelligenza artificiale. Non resta che attendere dicembre per scoprire se questo modello sarà davvero all’altezza delle aspettative e come cambierà il panorama dell’innovazione tecnologica.
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