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L’inizio dell’anno (o la fine, se preferite) è sempre tempo di bilanci, più o meno piacevoli e, se parliamo di social media, anche più o meno interessanti da leggere.

Quando però il tema è la sicurezza è sempre bene tenere alta la guardia, ecco perché analizzando la classifica delle password più usate (ma in realtà le più trafugate) pubblicate da SplashData e riferite al 2019 appena terminato, c’è davvero da mettersi le mani nei capelli.

La classifica

  1. 123456
  2. 123456789
  3. qwerty
  4. password
  5. 1234567
  6. 12345678
  7. 12345
  8. iloveyou
  9. 111111
  10. 123123

Dopo i fiumi di parole spese da queste pagine, ci rifiutiamo di credere che anche uno solo dei nostri lettori faccia parte di questa impietosa classifica. Chi potrebbe mai impostare oggi, per un qualunque tipo di servizio, una password del tipo 123456? Forse, soltanto qualcuno che distrattamente si iscrive ad un servizio in maniera occasionale…o forse chi non ha ben in mente i rischi di violazioni presenti sul web.

In molti casi le password in classifica non vengono per fortuna neppure accettate dai sistemi più “delicati”, ciò non toglie che in nessun caso simili chiavi dovrebbero essere utilizzate, perché accedere ai nostri dati sensibili, siano essi anche soltanto nome, cognome ed email è oggi una violazione che dobbiamo provare ad impedire in qualunque modo possibile.

I consigli in tema di password sono più o meno sempre gli stessi: cambiatele spesso, personalizzatele per ogni servizio, utilizzate combinazioni di lettere, numeri e simboli, insomma rendete difficile la vita a chi vuole invadere la vostra privacy! Se poi ve le dimenticate, non preoccupatevi: esistono soluzioni che vi possono aiutare, magari app che le conservano e che si sbloccano con l’impronta digitale sul vostro smartphone…in ogni caso evitate di scriverle in foglietti volanti o peggio di camuffarle con numeri di telefono in rubrica, il trucco è ormai “sgamato” da tempo.

Buon anno dunque, e buona sicurezza con G:Cube e Globalsystem!